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Rinosettoplastica estetica e funzionale

Cosa è la rinosettoplastica?

 

Per rinosettoplastica si intende l'intervento chirurgico che si prefigge lo scopo di correggere sia i difetti estetici che quelli della funzione respiratoria del naso. Se si desidera la correzione dei soli difetti estetici si parla di rinoplastica se si rende necessaria la sola correzione dei difetti della respirazione si parla si settoplastica se la causa del problema è una deviazione del setto nasale, di turbinoplastica se si tratta di un ingrossamento dei turbinati, di settoturbinoplastica se sono coinvolte entrambe le strutture.

 

A chi rivolgersi per questi interventi?

 

E' di fondamentale importanza che tali interventi, quello estetico in particolare, siano effettuati da un chirurgo otorinolaringoiatra che deve ben conoscere le regole di estetica e di armonia del viso ma che ben conosca le severe regole morfovolumetriche che consentono una buona respirazione nasale. Troppo spesso infatti l'otorinolaringoiatra viene chiamato a risolvere problemi respiratori di pazienti soddisfatti esteticamente dall'intervento effettuato da chirurghi plastici ma che si trovano con un difetto della respirazione magari per eccessivo restringimento della punta o per un collasso della valvola nasale. Come si deve procedere? sono necessari Una visita accurata con studio della funzionalità' respiratoria nasale del paziente, della struttura anatomica e delle dimensioni della fronte e del mento(profiloplastica) per giungere, alla luce dei desideri del paziente stesso, ad un programma preoperatorio basato su simulazioni ottenute con variazioni grafiche del viso eseguite direttamente su fotografie o con tecniche computerizzate di morphing. Cosa fare prima dell' intervento? Quindici giorni prima della data fissata il paziente deve sospendere farmaci che interferiscono con la coagulazione del sangue: aspirina e i FANS in genere (antidolorifici non steroide), vengono richiesti gli esami del sangue un elettrocardiogramma ed una rx del torace che generalmente vengono effettuati in casa di cura nei giorni immediatamente precedenti.

 

Tecnica chirurgica

 

L'intervento si svolge in anestesia generale, le incisioni chirurgiche sono effettuate all'interno delle narici e quindi non vi sarà' alcuna cicatrice visibile esternamente. Alla fine dell'intervento il naso viene suturato tamponato e bendato infine il paziente viene svegliato. I Tamponi nasali: a questo punto si rende necessaria una precisazione: fina a non molto tempo fa il naso veniva tamponato con strisce di garza lunghe anche un metro che venivano stipate a forza nelle narici e che finivano per aderire alle pareti interne del naso assieme ai coaguli e alle secrezioni nasali. Dopo circa una settimana venivano estratte con una procedura assai lunga e dolorosa poiché' le garze con il sangue ed il muco essicati venivano tolte con trazioni di 4 o 5 centimetri alla volta con il risultato di causare al paziente forti dolori e per un tempo prolungato tanto che il famigerato "vedrai che male quando ti tolgono i tamponi" allontanava molti da questa chirurgia. Ora si usano tamponi morbidi costituiti da strisce di spugna sintetica imbevuta di pomata lunghe circa dieci centimetri che si tolgono in pochi secondi senza alcun dolore per il paziente.

 

Il Post operatorio

 

Nei primi giorni dopo l'intervento, soprattutto nella rinoplastica, il naso e le palpebre possono gonfiarsi e possono apparire lividi attorno agli occhi che scompaiono dopo circa 10 giorni, i tamponi endonasali vengono tolti in 3-4 giornata senza alcun dolore come precedentemente esposto, le bende ed il gesso esterno vengono rimossi verso la decima giornata poiché debbono proteggere la piramide nasale mentre le suture usate sono di tipo riassorbibie. La attività lavorativa può essere ripresa dopo circa una settimana negli interventi più soft come la turbinoplastica dopo un paio di settimane nel caso di interventi più complessi come la rinosettoplastica estetica e funzionale. Nel caso della rinoplastica il naso si sgonfierà progressivamente assestandosi definitivamente dopo circa 3 mesi

Russamento e chirurgia nasale

Il russamento, o roncopatia, viene comunemente considerato solo un fastidio sociale, quasi un inestetismo comportamentale che si sopporta con ironia e rassegnazione. In realtà si tratta di una vera e propria malattia che può alterare in maniera considerevole gli equilibri di coppia, influenzando sia la qualità del riposo notturno, che, come oramai dimostrato da numerosi studi scientifici anche l'armonia sessuale poiché' chi soffre di un accentuato russamento ha una probabilità 2, 3 volte maggiore di avere ridotte prestazioni sessuali (Mayo clinic, Rochester Minnesota su Journal of sexual medicine-vol 5, n4 2008).

Inoltre la roncopatia, in particolare nelle sue forme più accentuate come l'apnea ostruttiva (OSAS), causa gravi disturbi psicofisici nel russatore come ipertensione arteriosa, cardiopatie (probabilità di avere un infarto 4 volte maggiore) e reflusso gastroesofageo. E' stato dimostrato che nel paziente russatore la grave alterazione qualitativa del riposo notturno porta ad una ipersonnia diurna con una notevole riduzione nell'efficienza lavorativa e una probabilità 6 volte maggiore di causare incidenti stradali per colpi di sonno e calo di concentrazione. Tutto ciò viene incredibilmente sottovalutato tanto che spesso è il partner esasperato a trascinare letteralmente l'inconsapevole e riluttante paziente dallo specialista.

 

Perché si russa

 

Il russamento è un rumore (Dal greco Ronchos -rumore di chi russa) dovuto alla vibrazione dei tessuti molli del faringe (palato molle, ugola pareti faringee e tonsille) durante il passaggio d'aria nella respirazione notturna. Tenendo conto che la respirazione vera e propria, che avviene nei polmoni, esige una ben determinata quantità d' aria, tanto più si verificheranno ostruzioni nelle alte vie respiratorie (naso bocca faringe) tanto più aumenterà la velocità di flusso dell' aria stessa con ulteriore aumento della vibrazione e quindi del rumore di russamento, in questi casi si parla infatti di roncopatia o di apnee OSTRUTTIVE. Fattori predisponenti Innanzitutto bisogna considerare che quasi sempre il russamento è una patologia multifattoriale. Sicuramente il tipico russatore è maschio di oltre 35 anni, sovrappeso, fumatore con ostruzione nasale e mai operato di tonsillectomia. Tuttavia il 35 % dei russatori è femmina, inoltre il russamento e le apnee ostruttive sono un problema strettamente correlato all'ipertrofia di adenoidi e tonsille tipico dell'infanzia, tanto che rappresentano una indicazione rispettivamente relativa ed assoluta all'intervento di adenotonsillectomia. Cause Come abbiamo detto tutto ciò' che si oppone ad una armoniosa respirazione che deve sempre essere NASALE sia nella veglia che nel sonno, causa ed incrementa il russare: DEVIAZIONI DEL SETTO NASALE o DEFORMITA' NASALI, IPERTROFIA DEI TURBINATI, IPERTROFIA DEL PALATO MOLLE E DELL'UGOLA, TONSILLE e adiposità localizzate su viso e collo. Certamente età, sovrappeso ma anche macroglossia (ingrossamento della lingua)e retrognazia (mento piccolo e retratto) e determinati stili di vita favoriscono il russamento e le apnee del sonno.

 

Diagnosi

 

La diagnosi di roncopatia è spesso fatta dal partner del russatore, l'otorinolaringoiatra è chiamato innanzitutto ad accertare ed a quantificare il fenomeno, a definirne le cause ed a rimuovere le ostruzioni respiratorie delle vie respiratorie nasofaringee ove presenti, infine a consigliare al paziente diverso stile di vita che può' comportare calo ponderale anche considerevole con supporto di nutrizionista e COUNSELING PSICOLOGICO. Per accertare la presenza di apnee ostruttive l'esame più utile è la POLISONNOGRAFIA durante la quale si effettua una registrazione continuativa, durante il sonno, dei principali parametri fisiologici :flusso respiratorio nasale, livello di saturazione di ossigeno nel sangue arterioso, frequenza cardiaca mediante elettrocardiogramma (ECG), l'intensità del rumore, la durata delle eventuali apnee e le varie posizioni in cui si verificano. L'esame può essere effettuato a domicilio come un Holter pressorio o elettrocardiografico. Altro esame irrinunciabile nella definizione e localizzazione del restringimento delle vie respiratorie nella roncopatia e nelle apnee è la FIBROSCOPIA NASALE con associata la MANOVRA DI MULLER che consente, con una semplice inspirazione forzata a naso e bocca chiusi, di localizzare sotto visione endoscopica, il sito preciso ove si verifica la maggiore ostruzione consentendo poi interventi mirati.

 

Come risolvere il problema del russamento e delle apnee ostruttive?

 

Dopo avere accuratamente definita la reale entità del problema e localizzata l'ostruzione il chirurgo otorinolaringoiatra deve procedere a rimuoverla in maniera MIRATA. Cio' comporta intervento di RINOSETTOPLASTICA qualora sia presente una deformità ostruente del naso nel suo complesso, di SETTOPLASTICA, qualora il problema sia limitato al setto nasale deviato, di TURBINOPLASTICA, ora eseguibile anche in anestesia locale mediante RADIOFREQUENZE se è presente solo un ingrossamento dei turbinati, di TONSILLECTOMIA se le dimensioni di queste ultime è causa di stenosi significativa rilevata alla manovra di Muller durante la Fibroscopia diagnostica infine, se il russamento è solo o in parte causato da ipertrofia o eccessiva lassità dell'ugola e del palato molle si può ricorrere ad una riduzione tissutale sottomucosa mediante diatermocoagulazione con RADIOFREQUENZE in anestesia locale. Altre e ben più invasive metodiche di roncochirurgia come la resezione della base linguale l' avanzamento mandibolare sono da riservare a casi gravissimi in alternativa alla CPAP (respirazione a pressione positiva continua).

Chirurgia dei Turbinati con Radiofrequenze

Cosa è la chirurgia con radiofrequenze?

 

La chirurgia con RADIOFREQUENZE e' una nuova tecnica chirurgica miniinvasiva che in ORL viene impiegata nell'OSTRUZIONE NASALE PERSISTENTE e nel RUSSAMENTO con o senza APNEE OSTRUTTIVE per migliorare la respirazione nasale in caso di IPERTROFIA (ingrossamento) dei TURBINATI INFERIORI e, in caso di RUSSAMENTO, sempre sui turbinati e sulla regione del palato molle e delle tonsille.

 

Come si effettua la chirurgia dei turbinaticon radiofrequenze?

 

L'intervento si esegue in regime AMBULATORIALE ed in ANESTESIA LOCALE, viene inserito un elettrodo sottile come un ago nei turbinati e l' emissione controllata di radiofrequenze genera una diatermocoagulazione interna dei tessuti senza ustionare o danneggiare le mucose tanto che non sono necessari i famigerati TAMPONI NASALI essendo la metodica pressoché incruenta. Nelle successive quattro settimane la parte interna dei turbinati trattati va incontro ad una vera e propria scleroriduzione del loro volume quindi del loro ingombro delle fosse nasali con incremento della funzione respiratoria nasale.

E' una metodica dolorosa?

 

L'intervento dura pochi minuti e si esegue previa anestesia della superficie da trattare con anestetico locale (quello usato dal dentista) che pero' non viene iniettato ma applicato con una garza sterile sul punto di infissione dell'elettrodo. Durante le applicazioni della Radiofrequenza si può' avvertire un lieve fastidio ben tollerato anche dalle persone più sensibili.

 

Vi possono essere complicanze?

 

La complicanza più comune è costituita da lievi emorragie che vengono agevolmente gestite dal chirurgo e dall'anestesista presente nella struttura.